martedì 22 ottobre 2013

togli il tempo dal polso e metti i pensieri sul comodino

io penso di continuo, 
penso tanto, troppo e spesso. 

penso quando sono rilassata a guardare la tv, 
quando leggo un libro,
quando faccio pipì
e quando ascolto una canzone. 

penso quando cammino, 
quando mi vesto, 
quando guardo internet per fare il prossimo regalo
e quando non voglio raccontare la mia felicità, 
un po' perché é mia e un po' perché sono scaramantica. 

penso agli episodi della mia infanzia, 
a cosa mangerò domani, 
all'ordine che devo fare in casa prima che il nonno Franco mi cazzi
e a come si chiamava il presidente americano tra Ford e Reagan (Carter, cazzo!).

penso a cosa devo fare domani sul lavoro, 
agli sbagli che ho fatto e agli errori che ho subito, 
a come posso vestirmi la prossima volta che lo vedo
e a quanto tempo potrò essere sopportata così come sono. 

penso a come mi piacerebbe passare il Natale, 
a cosa regalerò alle mie amiche, 
all'immancabile crisi di nervi che avrò se dovesse venirmi in mente di produrre da sola i biglietti di auguri
e a ricordarmi di dire alla mamma di farmi l'insalata di polipo come l'anno scorso. 

penso al messaggio che mi ha scritto Ste per il mio compleanno,
alle scarpe che non posso assolutamente non avere, 
a quale scusa troverò per non vedere una persona noiosa
e al mazzo che mi farà Cristian stasera in palestra. 

penso alla fortuna che ho di avere amiche come le mie, 
a quanto mi piace la focaccia con le cipolle,
a dove porterò a cena Nucs non appena lo vedrò 
e a quella volta che ho litigato con un passante per futili motivi. 

penso a come sarei se ci fosse ancora papà e a che tipo di rapporto avremmo, 
a come sia stato possibile che Sampdoria - Werder Brema finisse a quel modo, 
alle rare volte in cui non ho paura di essere me stessa e di presentarmi così, con tutti i difetti che ho
e all'ultima volta che ho visto Vacanze di Natale. 

penso a una delle parecchie telefonate che mi hanno fatto svegliare sorridente, 
alla voglia di vedere una città nuova con gli occhi dell' altra persona, 
a quanto é bello ridere fino ad avere male alle mandibole 
e a come mi sono procurata questo nuovo livido. 

penso che tu non mi basti mai sia la canzone più bella di lucio dalla, 
che il profumo delle patatine fritte appena sveglia forse non é sano ma certamente divino,
che manca poco alla mia prossima trasferta genovese
e che ogni illusione sul tempo insieme non viene mai delusa ma amplificata dalla realtà. 

io penso molto spesso, 
anche quando dormo, 
persino quando sogno. 

una notte ho sognato di dirgli "togliti il tempo dal polso e metti i pensieri sul comodino". 

in effetti funziona proprio così quando vado a Genova: 
il tempo si ferma pur volando via
e l'unica cosa a cui penso é che sono felice. 

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