mercoledì 10 ottobre 2012

sempre single, mai sola

"e tu, cara, quando pensi a sposarti? ormai hai 30 anni". 

no, cara vecchia amica di famiglia, non ho 30 anni, ne ho 29 tanto per cominciare. 
e poi vorrei continuare dicendoti di farti una bella dose di cazzi tuoi, ma si sa che sono troppo gentile, quindi farò finta di niente. 

non ti dirò che spesso non è facile trovare una persona con cui finire una cena senza mandare un messaggio alle tue amiche supplicandole di chiamarti per una finta emergenza,
né che in giro c'è tanta di quella merda che è già qualcosa se non ne vieni risucchiata trasformandoti in una piccola parte di quel composto organico
e neppure che la vera fortuna è poter contare su te stessa e su qualche selezionatissimo amico. 

è vero, quando torno a casa le luci sono sempre spente, 
nessuno mi aspetta per darmi un bacio o per tenermi il muso perché la mattina sono stata intrattabile, 
mangio sempre da sola, a volte cucinando bene e altre cenando in piedi dal frigo. 

ci sono notti in cui il silenzio diventa assordante, soprattutto quando c'è il temporale, 
mi manca ricevere un complimento quando sono malata e in stato di decomposizione, perché si sa, l'amore è cieco davvero,
essere a capotavola quando sono invitata a certe cene di coppie è quasi straziante come il posto fisso nel tavolo dei single ai matrimoni
e ci sono quei giorni in cui ti senti così sola che non basta neppure uscire con un'amica, 
guardare un film divertente o mangiare una marea di biscotti al cioccolato. 

però, io so stare da sola perché lo sono stata per un bel po', 
quindi non mi accontento di nessuno. 

non esco con una persona che al terzo messaggio scrive d'avanti per offrirmi un aperitivo, 
né con chi ascolta i Pooh e pretende di pianificare il mio Natale dopo avermi offerto solo un caffé. 

prendo un aperitivo anche se rimango sola al tavolo del bar, 
dedico tutto il tempo che voglio alle mie passioni, 
faccio le vacanze da sola,
ho imparato a cambiare la ruota di una macchina
e sto lavorando sulla tecnica per appendere i quadri dritti. 

vivo così, tra grandi momenti di solitudine ed euforie momentanee, 
tra ansie e preoccupazioni, vestiti nuovi e voglia di cambiare, 
tra week end senza fare nulla e farfalle nello stomaco di tutti i primi appuntamenti,
tra insicurezza sul futuro e consapevolezza di quello che sono. 

essere single è un po' come dormire in un letto matrimoniale: 
d'estate si sta bene perché hai il lato fresco in più, 
d'inverno ti scaldi più lentamente perché l'altra piazza è fredda. 
il bello  è che d'inverno, quando dormi sola, puoi farlo con felpa e calzettoni. 
e quella piazza tanto fredda non lo é più. 

amica di famiglia, avevo promesso che non l'avrei fatto perché sono troppo gentile, 
ma non mi trattengo: fatti i cazzi tuoi. 

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